Alla scoperta dell’“Italia di nicchia”
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Alla scoperta dell’“Italia di nicchia”

I parchi, i luoghi del FAI, i rifugi e la montagna sconosciuta. E molto altro. Per molti, viaggiare ai tempi del Covid sta significando scoprire mete a cui prima non avrebbero pensato.

Nonostante il formato per forza di cose virtuale, con più di 2,3 milioni di voti anche nel 2021 l’iniziativa dei Luoghi del Cuore FAI è stata un grandissimo successo. E ha riservato, come sempre, non poche sorprese. Chi l’avrebbe detto, ad esempio, che il luogo più votato sarebbe stato una ferrovia? Invece è proprio così: si tratta della spettacolare ferrovia storica Cuneo-Nizza, affacciata a strapiombo sulla Val di Roja e il Colle di Tenda tra Italia e Francia. E, grazie in parte alle molte notizie che hanno visto protagonista la città, ha finalmente riguadagnato visibilità il Castello di Brescia, forse uno dei più belli, e anche sottovalutati, castelli del Nord Italia. Ma anche il Sud è stato molto presente con il grandioso Ponte dell’acquedotto a Gravina di Puglia, restaurato nel 1772, alto 37 metri e lungo 90; o con Modica che vanta ben due luoghi del cuore, la Chiesa rupestre San Nicolò Inferiore e la Via delle Collegiate, un percorso segnato da alcune splendide chiese.

 

 

Parchi e montagna al top

 

Da Nord a Sud, grande protagonista delle vacanze tra 2020 e 2021 – dove e quando è stato possibile – è stata la montagna, destinazione naturale e open-air per eccellenza. Una montagna diversa, meno “antropizzata”, se non selvaggia quanto meno più autentica. In vista delle Olimpiadi Invernali del 2026, la Lombardia si prepara a promuovere in grande stile la propria montagna puntando proprio su questo: una varietà unica di paesaggi alpini da ovest a est dove a segnare valli e vette non sono resort e skilift, ma sentieri e rifugi. Proprio i Rifugi di Lombardia sono uno dei punti di forza dell’offerta montana lombarda, oggi sempre più focalizzati su enogastronomia e accoglienza senza perdere il loro fascino spartano.

 

Ma non solo in Italia, un po’ in tutta Europa il turismo si è spostato verso i parchi naturali. Secondo dati riportati dal New York Times, per esempio, il Parco Nazionale Svizzero, il più antico delle Alpi, ha assistito a un incremento di visitatori di oltre il 50%, il 40% dei quali non era mai stato in un parco nazionale prima. Non senza difficoltà, peraltro: in UK il Peak District National Park, esteso su quasi 1.500 kmq, si è trovato a fronteggiare un inatteso boom di visitatori senza poter contare sui suoi abituali volontari.